AAA: Ci siamo trasferite in un altro posticino.... Have a look at www.iposticini.com !!!!!!
martedì 20 marzo 2018
mercoledì 17 gennaio 2018
mercoledì 3 gennaio 2018
Pinturicchio 40
Freddo terribile in questo dicembre romano più invernale che mai.
Ma, appena varcata la soglia del Pinturicchio 40, ci troviamo avvolte non solo
dal calore di un posticino estremamente accogliente, ma anche dal profumo di
una pagnottella appena sfornata per noi. Ancora non lo sappiamo, ma servirà ad
accompagnare una suprema degustazione di olio vesuviano dell'azienda Don
Angelo e di burro di Normandia.
IL LOCALE
Mentre decidiamo dove accomodarci, indicise tra il divanetto Chesterfield o la panca in legno, ci accorgiamo del meraviglioso disegno
sulla parete alle nostre spalle: una sezione in bianco e nero di un tram
appartenente ad epoche passate e un riquadro del quartiere "Prati - Delle Vittorie". Il tema del tram, ci spiegano, richiama il passaggio di questo antico
e romantico mezzo di trasporto, che ancora scandisce i tempi lenti in Viale del
Pinturicchio, accompagnati dai suoni retrò dello scorrere sulle rotaie e dalla
campanella che ne annunciavano l’arrivo. Qui passa la linea 2, la più breve delle
reti tramviarie di Roma, dove il tram è presente dal 1877. Stasera ci viziamo
con un viaggio nel gusto d'autore.
LA CUCINA
Aperto nel 2013, da quest'anno il Pinturicchio 40 ha
dato una nuova svolta alla sua offerta gastronomica grazie all'importante
collaborazione con lo chef Eduardo Estatico - proveniente dal JK Place, Capri - il quale trae ispirazione dalle sue origini culinarie
partenopee - contamindandole
con gli effluvi delle cantine laziali, attraverso una carta dei vini,
sapientemente selezionata dal sommelier di fiducia Bonny Ferrara. Nel menù,
infatti, troviamo un continuo dialogo tra la gastronomia romanesca e quella
napoletana. Come ci spiega lo chef, mentre Napoli, città di mare, di
accoglienza, di scambio rappresenta la tradizione posta come fondamenta
del Pinturicchio 40, Roma ricopre il ruolo di città ospitante e
accogliente.
Comincia il nostro viaggio all'insegna della contaminazione con
grissini artigianali, come comanda la tradizione napoletana, abbinati alle
prime bollicine della serata dello Champagne Jacquesson 735, l'unico non
millesimato al mondo. Proseguiamo con ceviche di spigola, marinata con limone e
peperoncino, gambero in tempura su emulsione di fragoline di bosco e
scarola.
Già dall'antipasto notiamo il genio partenopeo che si rinnova con
commistioni decisamente insolite, ma azzeccatissime.
Per concludere come si deve l'antipasto, arriva uno dei nostri
piatti tradizionali preferiti: la genovese. Con la lettura personale dello
chef, si intende, che la propone in un crocchè - dalle fattezze che ricordano il companatico - servito con aceto balsamico su una compostina di cipolla ramata,
fondutina di provolone e polvere di cannella: le nostre papille hanno fatto
festa.
Si prosegue con il primo piatto - un raviolo di patate e baccalà,
su centrifugato di sedano e sentore di mandarino - e con il secondo: spigola di
mare, cavolfiore e arancia. Il tutto accompagnato dalle gradazioni alcoliche dell'uva proveniente dalla cantina laziale Omina Romana.
L'apice della cena arriva con il dolce: un duetto nel piatto,
meraviglioso alla vista, ancor più al gusto, composto da "cassatina
all'arancia, capperi di salina e pistacchio di Bronte" e una mezza sfera
al cioccolato, con al suo interno una rivisitazione del Mont Blanc.
Così, su questo tram avanguardistico e chimerico, contraddiciamo
quella che è l'idea di un percorso definito, di una strada già tracciata
attraverso un incontro di sapori inediti e commistioni fuori dal comune.
D'altronde si sa, viaggiare apre la mente, e, a questo punto,
anche il palato.
STREET STYLE
Si sa, il calore napoletano crea subito un'atmosfera familiare e
festiva. Quindi perché non riprenderla anche nell'abbigliamento?
Azzeccatissima, quindi, una bella maxi gonna in tartan rosso
di P.oupette abbinata
ad un bel maglione a collo alto di Vicolo,
attualissimo con una scritta sopra, ma perfetto anche senza.
Scarpe? Potete tranquillamente spaziare da uno stivaletto ad una
sneakers.
PREZZO
Ricordandoci che stiamo parlando della creatività dello chef
Estatico e dell'ingegnosità dei suoi piatti, i prezzi sono davvero accessibili.
Non ci credete? Andate a sbirciare sul sito.
Viale
Pinturicchio, 40 - 00196 Roma
Tel.: 06
322 7310
Sempre
aperti. Chiusi solo dal 7 al 20 agosto e tutte le domeniche di luglio e agosto.
Email:
info@pinturicchio40.it
www.pinturicchio40.it
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