lunedì 8 settembre 2014

La Maisonette Ristrot




Era un venerdì insolito di inizio settembre, dove nessuno dei miei amici aveva voglia di uscire, dove nessuno rispondeva alle proposte, come se ci fossimo già tutti incupiti all'idea di riincanalarsi  nella solita routine cittadina, come se, tutto ad un tratto, l'autunno fosse piombato su di noi. 
Nessuno, tranne il mio Matteo e la mia meravigliosa compagna d'avventure (in questo caso gastronomiche) Chiara.
Così, facendo affidamento solo sul mio spirito curioso, ci siamo catapultati nel traffico tiberino, avendo come unica meta il recente "ciber" collegamento che illumina e modernizza tutto il quartiere di Garbatella, il maestoso ponte bianco dell'Architetto Del Tosto. Ed è proprio questo aereodinamico elemento architettonico che domina il panorama attorno alla Maisonette, stagliandosi imponente sopra gli alberi di fichi, sopra al dondolo in ferro battuto, sopra gli attrezzi da lavoro, sopra le piccole tegole color mattone che ricoprono il Ristrot. Si perché scendendo le scalette che da via Giacinto Pullino conducono al porticato della Maisonette, si coglie immediatamente il contrasto che c'è fra gli edifici squadrati ed asettici tipici della zona industriale di Ostiense e le forme accoglienti e rustiche della Garbatella vecchia.
Sedendomi sul dondolo bianco, all'ombra di un ospitale alberello, sorseggiando un buon bicchiere di Chianti del 2011, mi sono sentita per un attimo proiettata indietro di 60 anni, nella tranquilla vita di periferia romana che una volta si svolgeva alle porte della capitale.



LA CUCINA
Il Ristrot, sorto dalla restaurazione di una piccola casetta sulla vecchia via Ostiense, riesce a conciliare a meraviglia l'antico con il moderno, l'aspetto rustico con il design urbano, il tutto non solo tramite l'arredo ricercato da un attento proprietario, ma anche mediante ingredienti semplici ma ben studiati per accontentare altresì i palati abituati ai sapori di una volta (non a caso ho notato una lunga tavolata di teste brizzolate). Crostino di straciatella di burrata, pomodorini semi secchi e alici; baccalà in pastella di birra, humus, patate e tanto altro.
La Maisonette vi accoglie non solo per sfamarvi nelle ore classiche del pranzo e della cena, ma anche per regalarvi delle merende pomeridiane (o per i più volenterosi anche intense ore di studio, con wifi annesso) insieme a squisiti dolci home made fatti sul momento (sufflè al cioccolato con crema inglese al pepe verde vanigliato: cioè, non so se mi spiego).



ATTIVITA' LUDICHE
Oltre a serate radical-trandy dove scambiare due chiacchiere con gli artisti che popolano il quartiere Ostiense, ogni martedì sera La Maisonette ricrea un piccolo angolo jazz dove farà da principe il sassofono di Gianluca Vigilar accompagnato dai sui musicisti.
Altra particolarità, che durerà però solo fino al 17 settembre, è la rassegna cinematografica "Uno sguardo dal ponte" che il Ristrot offre, proiettando sui murales vecchie pellicole.



STREET STYLE
Meglio rispettare l'eleganza easy chic tipica di chi frequenta le sponde del biondo Tevere. Un consiglio: evitare come la peste il rosso (il colore delle pareti) se non volete passare completamente inosservati.



PREZZO
Moderati con porzioni non troppo abbondanti. Suggerimento: abbinare le polpettine con qualche antipasto.


Aperti dal martedì alla domenica, con orario continuato dalle 10.00 del mattino fino alle 2.00 di notte.
Lunedì riposo.
Utile l'ampio parcheggio esterno.




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